Infrastruttura di ricarica elettromobilità

L’infrastruttura di ricarica per le auto elettriche dovrebbe essere predisposta tempestivamente

Le auto elettriche sono sempre più diffuse: affinché l’infrastruttura di ricarica possa tenere il passo con questo sviluppo, conviene prepararsi per tempo. Una guida tecnica indica come affrontare la pianificazione.

Il boom continua: anche nel 2021 gli svizzeri hanno comprato migliaia di auto elettriche. Secondo l’associazione Swiss eMobility, la quota di veicoli plug-in di nuova immatricolazione ha già raggiunto il 22,5%, nonostante il difficile contesto economico. La percentuale di auto puramente elettriche si attesta al 13,3%, ciò che equivale a una crescita di quasi due terzi rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo si è sviluppata la rete pubblica di ricarica: alla fine del 2021, la Svizzera contava quasi 10 000 punti di ricarica.

Nel settore privato c’è ancora un potenziale di crescita

Tuttavia, assieme alle notizie positive, c’è anche una serie di ostacoli che l’elettromobilità deve ancora superare, soprattutto per quanto riguarda l’infrastruttura di ricarica. Infatti, quattro veicoli elettrici su cinque vengono caricati a casa o sul posto di lavoro, motivo per cui in questi luoghi c’è bisogno di un’infrastruttura adeguata. Per i proprietari di abitazioni che si comprano una e-auto, l’installazione di una stazione di ricarica non è generalmente un problema. Chi però abita in affitto deve rimettersi alla buona volontà del padrone di casa oppure deve ricaricare la propria vettura elettrica sul parcheggio aziendale durante il tempo di lavoro. Molti proprietari di case e datori di lavori sono però ancora riluttanti a dotare di stazioni di ricarica i propri parcheggi e garage sotterranei.

Un criterio importante

Ed è un peccato, perché ciò trattiene molte persone dal passare all’elettromobilità. I proprietari immobiliari dovrebbero essere consapevoli che questa possibilità aumenterebbe ulteriormente l’attrattiva delle loro proprietà. Secondo le ultime previsioni, entro i prossimi dieci anni i veicoli elettrici costituiranno oltre il 90% delle nuove immatricolazioni. Alla luce di questo sviluppo, dovrebbe essere chiaro che, prima o poi, la possibilità di ricarica diventerà un criterio di scelta per gli inquilini. Inoltre, i lavoratori che dipendono dal loro veicolo per andare a lavorare, vorranno ricaricare la propria e-auto sul posto di lavoro.

Nel prossimo decennio, in Svizzera le auto elettriche dovrebbero diventare la norma.

Grafico: Swiss eMobility

Procedere per gradi

Chi desidera predisporre per l’elettromobilità il parcheggio o un garage sotterraneo, non è costretto ad installare una stazione di ricarica dappertutto. Si tratta piuttosto di realizzare un’installazione espandibile di base. Una pubblicazione della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) funge da guida pratica per proprietari ed esperti del settore immobiliare. Il «Quaderno tecnico 2060» della SIA, consiglia una realizzazione a tappe dell’infrastruttura di ricarica (vedi grafico). Per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni complete si dovrebbero realizzare almeno i livelli di equipaggiamento A e B, ed eventualmente anche i livelli C1 (collegamento fino al posteggio) o C2 (collegamento fino al punto esatto della futura stazione di ricarica).

Procedendo per tappe secondo il Quaderno tecnico SIA 2060, i proprietari di immobili possono espandere la propria infrastruttura secondo necessità.

Grafico: Faktor Verlag, Themenheft Elektromobilität; fonte: SIA

Realizzare la linea di alimentazione

Questa predisposizione connette i parcheggi elettrotecnicamente, in modo che la stazione di ricarica (livello D) possa essere montata in pochi giorni. Così i proprietari e i gestori immobiliari possono reagire rapidamente a una richiesta degli inquilini o dei lavoratori e non devono installare ogni volta una linea di alimentazione separata. Ciò consente di risparmiare denaro, perché bisogna chiamare l’elettricista una sola volta. La stazione di ricarica in sé costa tra i 1000 e i 2000 franchi a seconda delle sue funzioni, ma alcuni costruttori automobilistici la forniscono già con l’acquisto di una vettura elettrica.

Abbinata all’energia solare

La ricarica di veicoli elettrici necessita di molta corrente, che dovrebbe anche provenire da fonti rinnovabili se si vuole viaggiare realmente in modalità CO2-neutrale. Per questi motivi, è indicata la combinazione tra elettromobilità e fotovoltaico (FV). Chi alle stazioni di ricarica situate nel garage abbina dei pannelli FV sul tetto o sulla facciata dell’edificio ha un doppio vantaggio. Da un lato, si può ricaricare l’e-auto con elettricità autoprodotta e non pagare la corrente della rete elettrica, dall’altro si aumenta la redditività dell’impianto FV, poiché l’autoconsumo è maggiore e quindi si genera meno elettricità in eccesso. Oggi, infatti, non si guadagna quasi più niente con l’immissione in rete. Gli esperti dovrebbero assolutamente sottolineare questa relazione al momento di consigliare i loro clienti.

Utilizzare i sussidi

Uno dei temi della consulenza è costituito dai sussidi. Molti cantoni, comuni e fornitori di energia, promuovono con contributi finanziari l’installazione dell’infrastruttura di ricarica e dell’impianto fotovoltaico. Proprietari immobiliari ed esperti del settore trovano rapidamente una panoramica delle offerte sulla piattaforma www.franchienergia.ch. Nella maggior parte dei casi è importante che la richiesta per ottenere i sussidi sia inoltrata prima dell’inizio dei lavori.

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