Sempre più persone in Svizzera acquistano un’auto elettrica. Per poterla ricaricare a casa e al lavoro, i proprietari dovrebbero preparare per tempo l’infrastruttura di ricarica. Una guida tecnica indica come affrontare la pianificazione.
Anche nel 2024 gli svizzeri hanno acquistato migliaia di veicoli elettrici. Secondo l’associazione «auto-schweiz», i veicoli elettrici a batteria hanno rappresentato il 19,3% delle nuove immatricolazioni, mentre gli ibridi plug-in l’8,7%. Entrambe le cifre sono leggermente inferiori a quelle del 2023, un risultato, secondo l’associazione, dovuto all’indebolimento generale del mercato automobilistico e ai segnali politici sbagliati.
Oltre alle condizioni politiche ed economiche, l’elettromobilità deve superare ancora alcuni ostacoli relativi all’infrastruttura di ricarica. Infatti, quattro veicoli elettrici su cinque vengono caricati a casa o sul posto di lavoro, motivo per cui in questi luoghi c’è bisogno di un’infrastruttura adeguata. Per i proprietari di abitazioni che si comprano un’e-auto, l’installazione di una stazione di ricarica non è generalmente un problema. Chi però abita in affitto deve affidarsi alla buona volontà del padrone di casa oppure deve ricaricare la propria auto elettrica sul parcheggio aziendale durante l’orario di lavoro. Molti proprietari di case e datori di lavoro, tuttavia, sono ancora riluttanti a dotare di stazioni di ricarica i propri parcheggi e garage sotterranei.
Ed è un peccato, perché ciò trattiene molte persone dal passare all’elettromobilità. I proprietari immobiliari dovrebbero essere consapevoli che questa possibilità aumenterebbe ulteriormente l’attrattività delle loro proprietà. Secondo uno studio dell’Ufficio federale dell’energia, entro il 2035 i veicoli plug-in potrebbero rappresentare la metà del parco automobili. Alla luce di questo sviluppo, è evidente che la possibilità di ricarica diventerà presto un criterio di scelta per gli inquilini. Inoltre, i lavoratori che dipendono dal loro veicolo per andare a lavorare, vorranno ricaricare la propria e-auto sul posto di lavoro.
Chi desidera predisporre per l’elettromobilità il parcheggio o un garage sotterraneo, non è costretto ad installare una stazione di ricarica dappertutto. Si tratta piuttosto di realizzare un’installazione espandibile di base. Una pubblicazione della Società svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) funge da guida pratica per proprietari ed esperti del settore immobiliare. Il Quaderno tecnico 2060 della SIA, consiglia una realizzazione a tappe dell’infrastruttura di ricarica. Per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni complete si dovrebbero realizzare almeno i livelli di equipaggiamento A e B, ed eventualmente anche i livelli C1 (collegamento fino al posteggio) o C2 (collegamento fino al punto esatto della futura stazione di ricarica).
Questa predisposizione connette i parcheggi elettrotecnicamente, in modo che la stazione di ricarica (livello D) possa essere montata in pochi giorni. Così i proprietari e i gestori immobiliari possono reagire rapidamente a una richiesta degli inquilini o dei lavoratori e non devono installare ogni volta una linea di alimentazione separata. Ciò consente di risparmiare denaro, perché bisogna chiamare l’elettricista una sola volta. La stazione di ricarica in sé costa tra i 1000 e i 2000 franchi a seconda delle sue funzioni, ma alcuni fornitori automobilistici la forniscono già con l’acquisto di una vettura elettrica.
La ricarica di veicoli elettrici richiede molta corrente, che, se si vuole viaggiare veramente in modalità CO2-neutrale, dovrebbe anche provenire da fonti rinnovabili. Per questi motivi, è consigliabile combinare elettromobilità e fotovoltaico (FV). Chi alle stazioni di ricarica situate nel garage abbina dei pannelli FV sul tetto o sulla facciata dell’edificio ottiene un doppio vantaggio. Da un lato, è possibile ricaricare l’e-auto con elettricità autoprodotta e non pagare la corrente della rete elettrica; dall’altro, si aumenta la redditività dell’impianto FV, poiché l’autoconsumo è maggiore e quindi si genera meno elettricità in eccesso. Oggi, infatti, non si guadagna quasi più niente con l’immissione in rete. Gli esperti dovrebbero assolutamente sottolineare questa relazione durante la consulenza dei loro clienti.
Uno dei temi della consulenza è costituito dai sussidi. Molti Cantoni, Comuni e fornitori di energia promuovono con contributi finanziari l’installazione dell’infrastruttura di ricarica e dell’impianto fotovoltaico. Proprietari immobiliari ed esperti del settore trovano rapidamente una panoramica delle offerte sulla piattaforma www.franchienergia.ch. Nella maggior parte dei casi è importante che la domanda per ottenere sussidi sia presentata prima dell’inizio dei lavori.