Quanta automazione ci dev’essere?
Le possibilità sono pressoché infinite: la macchina del caffè che si accende da sola al mattino, tutte le lampade regolabili d’intensità da un’unica centrale o gli elementi di ombreggiatura che reagiscono automaticamente alle oscillazioni della temperatura. Non pensate quindi a quello che è possibile, ma chiedetevi: cosa voglio?
Quanto lavoro volete metterci?
Un’ulteriore importante domanda che vi dovete porre concerne la mole di lavoro: vale la pena il dispendio di sforzi per un nuovo cablaggio completo? Oppure un sistema radiocomandato ben progettato è la scelta migliore?
Fisso o flessibile?
Sul mercato è disponibile un’ampia gamma di modelli: sistema KNX, soluzioni a onde radio oppure la classica automazione degli edifici con condotti di riserva per una futura estensione modulare. Se volete lasciare la porta aperta a tutte le opzioni è consigliabile un sistema che possa essere esteso secondo le necessità. Infatti, anche in questo caso vale la regola secondo cui il sistema migliore è quello che si addice a voi e alle vostre esigenze.
L’occhio vuole la sua parte
Ogni unità di controllo della domotica ha una placca di comando. Qui, oltre alla maneggevolezza, conta anche l’aspetto. A seconda dei sistemi, quest’ultimo può essere standard o completamente personalizzato. Prima di prendere una decisione, dormiteci sopra tranquillamente per qualche notte e fatevi spiegare nel dettaglio il menu dell’interfaccia e i vari design disponibili.
Un passo alla volta
Una cosiddetta smart home richiede sempre un investimento. Per fare in modo che il vostro denaro sia ben speso, il vostro partner ELITE Elettro vi indicherà tutti i passi e le procedure previste nei suoi piani.
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